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Channel: Reportage Ristoranti Archivi - ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!
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Semola Fina – Chef/Patron Manuel Merlo e Sofia Omodeo – Madonna di Campiglio (TN)

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Ai piedi delle Dolomiti, immersi in un luogo in cui respirare a pieni polmoni è sinonimo di libertà, una coppia di ragazzi giovani, Manuel e Sofia, portano avanti un piccolo e delizioso ristorante di appena sei tavoli: Semola Fina.

La natura in questa magnifica zona offre infinite fonti di ispirazione accolte a gran voce dal team, infatti ogni piatto diventa un mix di istinto, concretezza e rispetto della materia prima, mettendo sempre il gusto al primo posto. Si tratta di una cucina identitaria perché concreta a base del meglio che l’ambiente ha da offrire: ogni boccone dimostra qualità privo di complicati artifizi estetici.

La cucina punta tutto sul locale, la freschezza e preparazioni sul momento come paste fresche e mantecature che portano una rotazione del menu frequente. Anche la carta vino parla la stessa lingua, è molto originale, soprattutto per la zona e puntano molto al naturale.

Da provare e riprovare ancora!

 

La squadra

Chef Patron: Manuel Merlo
Pastry Chef Patron: Sofia Omodeo Iuli 
Sous Chef: Luca Ribezzo 
In Sala: Fernando Maier

Menù Semola Fina

Iniziamo con delle cialde croccanti a base di olive verdi (dove la polpa di oliva viene usata al posto dell’acqua per idratare l’impasto) e altre a base di pepe (nelle quali allo stesso modo ottengono un estratto dai grani di pepe verde e lo usiamo come liquido nell’impasto).

A seguire una sfoglia leggera di ceci farcita al centro da una crema di aglio nero e riduzione di aceto balsamico di vin santo di Francesco Poli, un Rapanello marinato in aceto di slarina (La Rina della cantina Iuli) con martini e sale nero.

Notare il mio startup cocktail, warmup mode. Si tratta di un Americano by Chinati Vergano

Cannolo di pesce di lago fritto al momento con senape e aneto.

Eccovi Fernando Maier

Un calice di Champagne Extra Brut “Grains de Celles” 2016Pierre Gerbais

Di colore giallo paglierino, dal perlage fine e persistente. Il naso è intenso, e aperto da sentori di frutta e di agrumi, poi seguiti da rimandi al lievito, alla crosta di pane e alla frutta secca tostata. Il palato è di buon corpo, cremoso e rotondo, gradevolmente minerale, elegante nel retrogusto.

Proseguiamo con un panino alle patate passato alla piastra, speck (fatto dal papà dello Chef) , menta, limone.

Ostrica alla Scapece! 

Tipologia pane: pane al lievito madre con semi di lino e di girasole, accompagnato da burro salato montato e profumato ai semi di anice.

Un calice di Barat 2018 – Iuli

Varietà autoctona della Val di Susa, interessante per la sua espressione olfattiva e freschezza. Un vino complesso, minerale e di buona struttura. Un vino divertente e interessante.

Lattuga, rognone di coniglio e sua maionese.

Brodo di funghi con capasanta e ciliege.

In abbinamento Colli Tortonesi Timorasso DOC 2019 – Oltretorrente

100% Timorasso, di colore giallo paglierino. Al naso i fiori bianchi e le erbe balsamiche cedono piano piano il passo a sentori fumosi di pietra focaia e goudron. Il palato è di grande struttura, fresca, sapida e tesa.

Lumache, Strack40 (Foradori) uno stracchino  affinato per 40 giorni, cicoria e salsa di olive verdi.

Trota, foie gras e riduzione di ceci.

Passiamo ora a Saumur AOC “Bulles de Roche”- Domaine des Roches Neuves

Paglierino luminoso, percorso da un fine perlage. Profulo olfattivo fruttato e floreale, con le note di mela e pesca bianca che aprono la strada agli agrumi e a un cenno balsamico e fragrante sullo sfondo. Al palato l’effervescenza risulta cremosa e asseconda la marcata freschezza. Sul finale rimane un ricordo sapido e minerale.

Abbinato a

Spaghettino al burro affumicato, pepe verde e liquirizia, caviale.

A seguire Ravioli di Bernese, ricci di mare e salsa Italiana.

Omaggio alla Chef Matteo Baronetto (con il suo Branzino e Coda)

Coda di Bue brasata con calamaretti spillo appena saltati. 

Accompagnato da un calice di Ansonaco Maremma Toscana IGT 2018 – Vigneto Altura

Color oro intenso e profondo. Al naso frutta matura, nota salmastra, erbe della macchia mediterranea, tocco di pepe bianco e di arancia rossa succosa. Al palato si rivela caldo e avvolgente, si tende con buona componente acida e chiude con un finale citrino.

Carne salada con burro alla vaniglia.  Ricetta del 1929 Antica Macelleria Ballardini! (le foglioline sono Ruta)

Melanzana come una Scaloppina al limone.

Passiamo a un calice di Vigneti delle Dolomiti Teroldego IGT “Sgarzon” 2019 – Elisabetta Foradori

Si presenta con un colore scuro di tonalità del granato. Lo spettro olfattivo ruota intorno a sensazioni di frutta rossa, impreziosite da tocchi floreali, speziati e minerali. Al palato è di ottimo corpo, ampio e rotondo, con un sorso contraddistinto da una piacevole freschezza. Termina con un finale dotato di ottima persistenza.

E un calice di Barbera del Monferrato Superiore DOCG “Barabba” – Iuli

Un vino fresco, elegante, ricco e minerale. Di color rosso rubino intenso, con un naso che parla di frutti rossi e di spezie, con un bel richiamo di violetta e minerale. Al palato ottimo equilibrio tra la componente acida e morbida, si sviluppa su una trama tannica vellutata e grande corpo. Intenso e persistente, chiude armonicamente su note fruttate.

Piccione, acciuga e pomodoro verde.

Animella di vitello al pepe verde.

Ed ora predessert!

Granita di Bergamotto e pepe timut.

Un calice di Chardonnay ‘Sous Roche’ 2018 – François Rousset-Martin

Prodotto con metodo ouillé – per 16 mesi in botti colme – da uve vendemmiate tardivamente (rese bassissime da 25 hl/ha), proprio quando iniziano ad avere una sfumatura viola. Si caratterizza per un equilibrio sorprendente: ricco, stratificato e complesso, è ricco di concentrazione e basso in alcool. Ha un tocco di dolcezza a centro bocca e termina con un sapore salato e asciutto.

Fico caramellato, gelato al fiordilatte infuso alla ruta.

Ciliegie (spadellate e sfumate con aceto), aneto, yogurt e sorbetto al sambuco.  (Un dessert molto fresco/leggero)

Soufflè al miele, polline e gelsomino.

Terminiamo con la deliziosa piccola pasticceria: Madeleine cotte al momento accompagnate da gelato alla crema e marsala, barrette di cioccolato fondente ripiene di pralinato morbido alle noci pecan leggermente salato.

Caffè Mokamo prodotto a Trento, composto da un blend di arabica 70% e robusta 30%.

Il team!

Un grazie infinito e…alla prossima!!

Cucina

L’ idea di cucina è fatta soprattutto di prodotti, la parola chiave è locale. La scelta è quella di lavorare con i migliori produttori locali e valorizzare la materia prima, rispettandone natura e stagione. Lavorano cercando di semplificare ogni lavorazione per preservare i prodotti il più possibile.

Servizio e accoglienza

Semola Fina parla di Manuel e Sofia, anche se sono appena all’inizio hanno preso in mano molto bene tutti i lavori di ristrutturazione, toccando con mano ogni sua superficie. Questo traspare molto bene durante tutto il servizio, affetto e cura sincera in ogni sfumatura dell’esperienza in sala.

Conclusioni

Un locale dal cuore giovane, un ambiente dinamico e spigliato, che si racconta in maniera genuina e personale. L’amore che traspare è forte e sincero e la cura per i dettagli vi permetterà di vivere un’esperienza indimenticabile.

Nostra vera esclusiva e novità dell’anno 2021!  Accorrete!

Viaggiatore Gourmet

Semola Fina

Viale Dolomiti di Brenta, 51/1
Via Al Sarca, 30 | Madonna di Campiglio – 38086 TN

Tel: +39 0465 880014

Mail: info@semolafina.it

Orari: Tutti i giorni dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 22.00

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