Nonostante un anno di pausa e di riflessione per molti, il GH Royal e Golf di Courmayeur ha persistito, investito e creduto, soprattutto nel ristorante Petit Royal, punta di diamante di tutta la struttura, affiancato dal bistrot collocato in una rinnovata terrazza con vista sul Dente del Gigante, parte del massiccio del Monte Bianco. Piatti dal respiro globale, con grande attenzione al lato green, suggestivi e creativi. Il consiglio è quello di affidarvi alle mani dello Chef e del suo team, per un percorso gastronomico sensoriale dalla forte personalità.
Tra i tanti servizi per gli ospiti segnaliamo la Royal Private Spa dedicata ai trattamenti di coppia con jacuzzi, sauna e bagno turco, lettini per massaggi di coppia e angolo ristoro con tisaneria, frutta fresca e delizie di pasticceria. La Royal Driving Experience pista di KART dove è possibile rilevare i migliori tempi di ogni driver grazie ad un transponder installato presso la linea del traguardo.
Le attività si svolgono sia nel periodo estivo con pista su asfalto, che su pista ghiacciata in inverno con icekart.
Archivio storico reportage:
-> Reportage del 27 Luglio 2015 (l’articolo fa riferimento alla chef precedente)
-> Reportage del 14 Maggio 2019
La squadra
Lo staff dell’hotel
General manager: Veronica Revel Chion
F&B/Bar manager: Paolo Griffa
Capo ricevimento: Michel Arena
Chef Concierge: Chiara Labianca
SPA manager: Graziella Persico
Room division manager/Housekeeping: Maria Martorello
Lo staff di cucina
Chef: Paolo Griffa
Sous chef: Nicolò Talpo
Pasticceria: Titti Traina
Lo staff di sala
Maître: Vadim Vasilevschi
Sommelier: Alessandro Mantovani
Chef de rang: Federica Tommasini
Uno sguardo alla nostra camera…
Il benvenuto dell’hotel.
La splendida vista dal terrazzino.
La reception.
Il Royal Lounge Bar.
Il suggestivo spazio all’aperto.
Ci facciamo deliziare con degli stuzzichini: gambero al vapore con maionese al rafano, tartare di cervo con carpaccio di funghi porcini, mini hamburger royal con fontina e fassona rustico di polenta, salsiccia mascarpone e porro, tartare di ombrina, crocchetta di baccalà mantecato, trota marinata al gin ed erbe di montagna. In abbinamento ai Cocktail:
– a sinistra: Milano Torino, vermut rosso riserva rubino Martini, Bitter Campari;
– a destra: Vodka Sour senza zucchero aggiunto, Vodka Lyva, albume e succo di limone.
Ci spostiamo al Ristorante Petit Royal.
Il nostro tavolo e mise en place.
Le ampie vetrate alle nostre spalle, su tutta parete, permettono di apprezzare l’esterno, con la piscina e l’imponente montagna.
In arrivo un originale aperitivo analcolico…
Kombucha aromatizzata al rosmarino con sferificazioni al bergamotto.
Carta delle acque e degli aperitivi.
Dalla ricca proposta abbiamo optato per l’acqua minerale Saint-Géron Badoit.
La creatività parte dalla struttura del menù!
In abbinamento con gli appetizer un calice di Champagne Delamotte Blanc De Blancs.
Al naso è immediatamente segnato da una grande freschezza che porta con sé un’importante e diffusa anima minerale, seguita da note floreali e agrumate, infine una tenue fruttosità. L’assaggio vede la mineralità protagonista, coerente con il naso mantiene le altre componenti arricchendo il sorso, con un finale fresco e soprattutto una sapidità persistente.
In arrivo gli appetizer!
Vediamoli nel dettaglio:
Campari e rimo limone.
Cono di falafel e chip di carota.
Cono croccante alla barbabietola con stracchino di capra e polvere di olive nere.
Tartelletta di foie gras, composta di albicocche e ruhm e carote multicolori.
Oliva di maiale e glassa di olive verdi.
Foglia, cerfoglio, levistico e basilico.
Seconda tornata di appetizer!
Mini toast fritto con anguilla affumicata.
Churro speziato al pomodoro e mole.
Cromeschin tipico valdostano con lumaca di Gignod.
Pane fatto in casa con lievito madre, farina integrale e mix di semi. In abbinamento burro di montagna di due malghe, una varietà più cremosa ed una più salata.
Degustiamo un calice di Valle d’Aosta Chardonnay élevé en fût de chêne DOC 2018 – Anselmet
Giallo dorato alla vista, dai riflessi luminosi. Al naso offre un bouquet ampio e unico, con sentori di spezie dolci, vaniglia, albicocca, frutta esotica e miele di acacia, caratterizzato da eleganti note minerali e leggermente fumé. Al palato si mostra strutturato, avvolgente e caldo, di grande eleganza e ricchezza gustativa, sostenuto da una vibrante acidità che ravviva e rende il piacevole sorso lungo.
In abbinamento un richiamo ai territori cardine che circondano la location. Skyline del Montebianco: insalata di erbe e fiori eduli dalle nostre vallate.
Completato con semi di papavero…
Cheesecake sotto-sopra (contenuta all’interno del coperchio): verdure sotto sale e sotto aceto su una base di caprino alle erbe e una spugna ai funghi con cui “fare la scarpetta”.
Tempura al riso di erbe, fiori e foglie di montagna con salsa ponzu allo yuzu.
Ceviche di trota salmonata di Morgex, pesche, finocchi e lavanda.
Il fiore rappresenta l’arte di Hokusai.
Un calice di Alsace Grand Cru Saering Riesling 2015 – Domaines Schlumberger
Giallo dorato brillante. Fine e di grande eleganza, colpisce subito per le note agrumate e di fiori binachi. Al palato si presenta con sentori puri e intensi, di fine struttura e di una elegante freschezza. Il finale è sottile e delicato sorprende con note fumé e minerali.
Assaggiamo anche Alto Adige Valle Venosta Sauvignon DOC 2013 – Falkenstein
Giallo paglierino brillante, con intensi profumi di sambuco, pompelmo e frutto della passione. Preciso e fresco al palato, strutturato, con una piacevole sapidità e una lunga persistenza aromatica.
In abbinamento dal menù arte Omaggio a yulia brodskaya Paper Art: verdure cotte in salsa Tajine, lassi al cumino e menta, accompagnamento cous cous alla cannella e limone.
Una carota che ha perso il cuore e conquistato l’anima: carota farcita di farinello, uvetta e pinoli, glassa di carota e frutto della passione; foglie di pane al cumino.
Degustiamo ora un calice di Alto Adige Pinot Nero Riserva DOC “Aegis” 2015 – Kollerhof
Rosso rubino di media carica. Al naso si rivela complesso e seducente, con aromi fruttati di ciliegia e frutti di bosco, tocchi speziati di cuoio e pepe. Al palato colpisce la freschezza che lo rende elegante e piacevole, i tannini appaiono setosi e integrati.
In abbinamento Omaggio a Van Gogh impressionismo: raviolo di salmerino mantecato, pesto alle erbe, caviale calvisius, gel di aceto di riso nero, salsa di semi di girasole, olio allo zafferano.
La Favò: ditalini di farro mantecati alla fontina, fave fresche, pane nero, olio di santoreggia e basilico.
Plin di faraona, fiori di salvia, grasso nobile e consommè chiarificato di faraona.
Adesso il monento della simpatica Chicken soup: vellutata di pollo, finferli, panna alla cipolla caramellata, perle di tapioca al finocchio e crostini di aglio nero.
Per il prossimo abbinamento ci affidiamo a Clos de L’Oratoire Des Papes Châteauneuf-Du-Pape 2014 – Stephane Ogier.
Rubino intenso, al naso sentori di note speziate e floreali, acacia, frutti rossi, note sottili di canfora, mentolo e una grande freschezza. Al palato emergono note dolci e delicate con tannini fini, una bella lunghezza e freschezza finali.
Quaglia ripiena alle erbe e della sua stessa coscia, insalata di patate di montagna, salsa al cavolo e creme fraiche, levistico fresco.
Trota con tappeto di mela verde, acetosella, fiordaliso, salsa olandese fredda.
Segue filetto di cervo grigliato alla resina di pino, ragout di funghi, leggera polenta, foglia di castagne e mirtilli.
Omaggio a Banksy Street Art: tourte di cinghiale, insalate ed erbe di stagione gastrique alla ciliegia.
Piccola selezione Valdostana di formaggi.
Le sorprese non finiscono qua! Granita all’acetosa di raccolta con sciroppo di pino, rosa canina e tarassaco.
In arrivo il cestino del picnic in Val Ferret!
Viene ricreata l’atmosfera del prêt-à-manger di campo con un bouquet di fiori al centro tavola insieme ad un bel cestino in vimini…
L’allestimento…
Fragoline di bosco, kefir alle fragoline.
Il Pinello: fermentato di pigne lievemente alcolico.
Chiffon cake ai fiori di sambuco e crema pasticcera alla vaniglia.
Gouffre al rhum.
Coli-brie: colibrì di cheese cake al Brie glassato in burro di cacao e miele di castagno, fiori eduli, spugna di olive e olio al timo limone.
E poi ancora: barretta-gaufre di cioccolato, nocciole e pasta di nocciole messa in azoto utilizzando una tecnica mutuata dal Tickets di Albert Adrià. Salame di cioccolato con rum e biscotti homemade, e mela al quadrato: la renetta valdostana viene svuotata, congelata e riempita con un sorbetto di mela.
Il momento di Opthymus Elixir, un amaro nato da una moderna formula a base di timo di montagna ed estratti di erbe lavorate e miscelate con attenzione, come la corteccia di china rossa, il rizoma di rabarbaro, le sommità fiorite dell’assenzio e le radici di angelica.
Un ultimo gioco goloso per concludere! Tris: ganache al frutto della passione, gelatina al lampone e rosa canina, croccante al cioccolato e feuillantine, madeleine alla fava di tonka, tartufino al caffè.
Selezione di oltre 20 erbe aromatiche raccolte durante l’estate ed essiccate, preparate a tavola mediante infusione con sistema HARIO.
Ed ecco la nostra tisana in infusione!
Chef Paolo viene a salutarci!
Un risveglio con colazione sul balcone della camera.
Selezione di formaggi Valdostani.
Uova e bacon fritto.
Mix di affettati…
…e anche di panificati!
La sala delle colazioni.
La selezione di torte, presentate con l’elenco degli ingredienti.
Pranzo all’aperto!
Club sandwich con patatine fritte, triplo strato di pane in cassetta, petto di pollo, insalata, pomodoro, uovo, bacon e maionese.
Pizza bianca con fontina, cipolla rossa e funghi freschi.
Branzino scottato con verdure al vapore e citronette alla cipollina.
Insalata Mare con gamberi e polpo al vapore, zucchine, cipolla in agro e crostini di pane croccanti.
Gnocchi di patate gratinati alla Valdostana con fontina.
Sorbetto al limone.
Gelato alla crema, pistacchio e nocciola.
Semifreddo latte e miele.
Concludiamo con caffè e meringhe, frollini al cioccolato e crostatina di crema pasticcera e mirtilli freschi.
Adesso un po’ di relax in SPA!
Le emozioni non finiscono qua!
Entriamo a visitare la Club House.
Per una scarica di adrenalina consigliamo un giro sulla pista KART!
Un GRANDE GRAZIE e…a presto!
Cucina
Una cucina di fortissima personalità, precisione e tanto studio. Un percorso gastronomico che è piacevole e divertente, di forte impatto per la vista e il palato. La cucina autoriale di Paolo Griffa ha alle spalle un’esperienza che sembra non coincidere con la sua giovane età. Colpiscono i microscopici dettagli a cui fa attenzione, le sfumature aromatiche e una tecnica precisissima e minuziosa.
Servizio ed Accoglienza
Il Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur è un albergo ricco di fascino e di storia che trasuda professionalità e la giusta classe che si convengono a un Grand Hotel. La squadra del Petit è giovane e ha tanta voglia di fare e far bene. I cocktail sono impeccabili, grande tecnica nel servizio del vino e degli infusi. Un’esperienza di altissimo livello a tutto tondo.
Conclusioni
Una location esclusiva in una posizione privilegiata di Courmayeur ai piedi del Monte Bianco che offre un soggiorno di classe, all’insegna del relax e raffinatezza. Professionalità e benessere i cardini della struttura a cinque stelle, che si esprimono egregiamente nella cucina che stupisce per l’eccellente talento in costante crescita.
Il Grand Hotel Royal e Golf
Via Roma 87, Courmayeur 11013 – Courmayeur(AO)
Telefono: +39 0165 831 611
Fax: +39 0165 842 093
E-mail: Info@hotelroyalegolf.com
Sito web: www.hotelroyalegolf.com
L'articolo Grand Hotel Royal e Golf e ristorante Petit Royal – Coumayeur (AO) – GM VeronicaRevel Chion, Chef Paolo Griffa proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.