[Le ANTEPRIME di VG… NEW! Nuovo Ingresso Guida Michelin 2024] Sorrento è una graziosa cittadina situata sulla penisola, che da essa prende il nome, che si estende di fronte alla baia di Napoli; arroccata sulla scogliera con una fantastica posizione a strapiombo sul mare, regala panorami straordinari a cui deve certamente gran parte della sua fama, insieme al mito letterario che l’ha incoronata come la seducente Terra delle Sirene. Ed infatti, fin dal XVIII secolo è stata inserita tra le mete del celebre Grand Tour europeo ed ha ispirato grazie alle sue bellezze naturali tanti artisti e pensatori dell’Ottocento e del Novecento, da Nietsche a Ibsen, senza dimenticare Lucio Dalla che qui ha composto la famosa canzone “Caruso”. Ancora oggi Sorrento vanta un posto di rilievo nel turismo mondiale e dispone di una ricca e variegata offerta alberghiera. Tra le opzioni di soggiorno più prestigiose si trova il Grand Hotel “La Favorita”, un cinque stelle nel centro storico della città gestito dai giovani imprenditori Giuseppe e Mario Manniello, due fratelli cresciuti in una famiglia attiva da molti anni nel settore dell’hospitality, che hanno voluto completare l’offerta con il ristorante fine dining Zest.
Un nome che evoca uno dei prodotti di eccellenza della costiera, quei limoni di Sorrento che troviamo anche nel bel giardino che circonda l’hotel e sul quale si affaccia la sala interna del ristorante.
La guida della cucina, e di tutta l’offerta gastronomica dell’hotel, è stata affidata a Domenico Iavarone, uno chef con una lunga e consolidata esperienza sul territorio della Campania e della costiera sorrentina in particolare. Napoletano, ha maturato esperienze nelle cucine del Capri Palace a fianco di Oliver Glowig e poi con Gennaro Esposito alla Torre del Saracino; in seguito, ha lavorato al ristorante Capo La Gala di Vico Equense dove ha confermato e mantenuto per quattro anni una stella Michelin e successivamente è approdato al progetto Josè di Torre del Greco, portando subito la stella e un notevole successo.
“Riprodurre la semplicità è una sfida complessa” scrive lo chef come introduzione al menu del ristorante, per sottolineare la sua visione di cucina, di ispirazione mediterranea, che punta a valorizzare le numerose materie prime del territorio con preparazioni semplici e immediate, ma ricche di gusto e personalità.
La Squadra
Proprietari / patron: Mario e Giuseppe Manniello
Chef: Domenico Iavarone
Sous Chef: Antonio Commone
Maitre Di Sala: Francesco Cinque
Sommelier: Antonio Gargiulo
Pastry Chef: Anastasia Cannavacciuolo e Gennaro Pepe
Il Rooftop Bellavista…
…con l’angolo bar per aperitivi e cocktail after-dinner.
Il panorama con vista sul golfo al tramonto.
Il nostro aperitivo accompagnato da golosi stuzzichini
Un altro scorcio della terrazza panoramica, con la piscina a disposizione degli ospiti dell’hotel.
Il nostro tavolo per la serata.
Il cortile interno dell’hotel con gli alberi di limone.
Partiamo con alcuni appetizer:
- Pane, olio, pomodoro
- Oliva ascolana
- Cannolo di melanzane arrosto basilico ed erbe spontanee
- Tacos di mais con giardiniera di verdure e maionese di cipolla
Seguiti da zucchine cotte e crude come amouse bouche.
Il servizio del pane, con un goloso assortimento di pane, brioche sfogliata, cracker e grissini, accompagnati da un burro al limone.
Cantine Antonio Mazzella – Vigna del Lume Ischia biancolella doc
Il primo vino della serata è prodotto a breve distanza da Sorrento, precisamente sull’Isola d’Ischia, a 100 metri sul livello del mare, nella località da cui prende il nome, Punta del Lume volgarmente chiamata “o’ lummo”. Il vitigno da cui è prodotto, il Biancolella, è autoctono dell’isola d’Ischia, il cui suolo di origine vulcanica conferisce all’uva una peculiare sapidità. Di colore giallo paglierino, al naso risulta floreale con profumi di frutta quasi matura; al palato è fresco, delicato e leggermente sapido.
Zucchine e fiori, parmigiano in salsa di fiano e paprika dolce
Apriamo il pasto con un antipasto dai sapori estivi, un fiore di zucchina con un ripieno a base di zucchine, fritto e accompagnato da una salsa di parmigiano al Fiano e paprica dolce.
Lallier – Blanc De Noirs Brut Grand Cru
Il prossimo vino ci porta in Francia, ed in particolare nella Champagne, con il Blanc de Noirs della maison Lallier. Si tratta di una composizione dello Chef de Cave basata su due leggendari terroir di Pinot Nero di Aÿ, l’unico Grand Cru della Vallée de la Marne, che offre un vino morbido e fresco, e della regione collinare di Verzenay nella Montagne de Reims, dal carattere intenso. Di colore dorato intenso che si avvicina all’ambrato, ha un naso complesso dominato da aromi fruttati; al palato offre note aromatiche di frutti maturi con note cnadite e di pasticceria e un finale profondo e persistente.
Tonno ricotta e ciliegie
Ancora un antipasto caratterizzato da abbinamenti insoliti ma ottimamente bilanciati: un cannolo di tonno crudo riempito di spuma di ricotta e accompagnato da ciliegie.
Annecchia in salsa tonnata, con peperoncini verdi, melanzane e tartufo nero
Proseguiamo con una reinterpretazione, originale anche nella presentazione, di un grande classico, girello di vitello (chiamato annecchia in questa parte d’Italia) in salsa tonnata con peperoncini verdi, melanzane e tartufo nero.
Risotto limone, scampi e liquirizia
Passiamo ai primi piatti con una interpretazione moderna di un classico risotto italiano nel quale la freschezza agrumata del limone si sposa con la dolcezza degli scampi, il tutto arricchito da un insolito e inaspettato tocco di liquirizia. Un riuscito esempio della capacità dello chef di trasformare ingredienti semplici e “normali” in un piatto elegante e originale.
Bernard Defaix – Chablis Le Lys Premier Cru 2019
In abbinamento ci viene servito un altro vino francese, proveniente dallo Chablis nel Nord della Borgogna, area vocata alla produzione di Chardonnay che qui si caratterizza per una spiccata freschezza e sapidità derivante da un clima continentale e da un terreno ricco di gesso. Les Lys è il nome del vigneto, classificato Premier Cru, composto da alcune vigne piantate dal produttore Bernard Defaix negli anni ‘60. Il vino esprime eleganza e finezza, frutto di basse rese e una vinificazione svolta principalmente in acciaio per preservare la schiettezza del frutto e, in piccola parte, in barrique per conferire corpo e profumi.
Raviolo di patate zucchine, provola e gamberi
Proseguiamo con un altro primo che celebra e valorizza gli ingredienti della regione: dei ravioli fatti in casa racchiudono un ripieno cremoso di patate e zucchine, abbinato alla provola affumicata in spuma e ai gamberi freschi del Mar Mediterraneo.
Contrada Salandra – Piedirosso Campi Flegrei 2019
Torniamo nella regione con il prossimo vino, il Piedirosso Campi Flegrei dell’azienda Contrada Salandra. Si tratta di un rosso prodotto con le migliori qualità di questo storico vitigno della Campania. Vinificato solo in acciaio per conservare le caratteristiche varietale e fruttate del Piedirosso, sprigiona un bouquet di piccoli frutti a bacca rossa con sentori di sottobosco ed erbe aromatiche. Il sorso è armonioso e accattivante, con frutto succoso e un finale fresco ed equilibrato.
Triglia in patate fritte, maionese allo zafferano, ravanelli e schiuma di pepe bianco.
Vie Di Romans – Pinot Grigio Dessimis, 2021
Assaggiamo ora il Dessimis dell’azienda friulana Vie di Romans, da uve di Pinot Grigio al 100%. Nel bicchiere si presenta giallo paglierino con evidenti riflessi ramati tipici del vitigno, e sprigiona profumi fruttati e fioriti con sentori di vaniglia e spezie, donati dalla permanenza del vino in barrique di rovere. Al palato è morbido e ricco, con note fruttate, una piacevole freschezza e lunga persistenza.
Frescobaldi – La Maione Toscana IGT 2018
In accompagnamento al secondo di carne ci viene servito un vino toscano, di una delle più note cantine della regione. Il La Maione è vino nato nella tenuta di CastelGiocondo in Montalcino, dove la famiglia Frescobaldi, negli anni ’70, iniziò a piantare, sfidando la tradizione, le prime barbatelle di Merlot. I risultati furono soddisfacenti e portarono, nel 1991, alla nascita di questo vino, decisamente unico ed inconsueto nel panorama di Montalcino. Rosso rubino intenso, al naso offre profumi di confettura di ciliegia e di prugna, con note speziate, cioccolato fondente e liquirizia. In bocca è caldo e rotondo, con tannini importanti ma al contempo fini e setosi.
Petto di anatra, sedano fondente, albicocca e limone
Il petto d’anatra viene cotto al rosa, scaloppato e servito con del sedano fondente e delle albicocche grigliate, che donano una nota dolce ma con un piacevole retrogusto acidulo, e limone che conferisce ulteriore freschezza al piatto.
Saint Honoré tonka, nocciola e gelato burro nocciola
Come dessert l’interpretazione di un grande classico della pasticceria, la torta Saint Honoré, resa moderna dall’uso di fava tonka che dona una sfumatura esotica; il gelato al burro di nocciola aggiunge ricchezza e cremosità rendendo questo dolce un trionfo di raffinata golosità.
A chiudere la cena una selezione di piccole prelibatezze in accompagnamento al caffè:
- Craqueline alla vaniglia
- Cioccolato fondente e lampone
- Panna cotta cocco e mango
Lo chef e lo staff di sala
Foro ricordo di rito….
Il meraviglioso giardino di limoni ci accoglie per la colazione.
Selezione di golosi dolci tradizionali accompagnati da un ottimo cappuccino
La piscina alla luce del mattino
Cucina
Una cucina raffinata e ricca di tecnica quella di Domenico Iavarone, ma allo stesso tempo immediata e sempre orientata a valorizzare gli ingredienti senza snaturarne l’identità.
Per assaporarla si può scegliere dalla carta, cha cambia al variare delle stagioni, oppure affidarsi ad uno dei menù degustazione: il “5 Senses”, un percorso di cinque portate o “The Story Telling”, 7 portate a mano libera dello chef. Per entrambi è possibile anche scegliere un percorso di abbinamento vini selezionati dal Sommelier dalla ricca cantina del ristorante. Sicuramente ciascun ospite potrà scegliere il percorso più in linea con i propri gusti … e l’appetito del momento!
Servizio e accoglienza
Il servizio, guidato dal Maitre Francesco Cinque e coadiuvato dal Sommelier Antonio Gargiulo è preciso e attento come giustamente ci si aspetta in un albergo a 5 stelle, ma al contempo discreto e mai invadente. Del resto l’accoglienza di classe è un tratto distintivo dell’hotel La Favorita nel suo complesso!
Conclusioni
Seppur inaugurato solamente alla fine del 2023, e fresco di ingresso nella Guida Michelin il ristorante Zest è in pochi mesi riuscito a interpretare la volontà dei fratelli Manniello di portare a Sorrento una grande cucina IN Albergo, rafforzando in questo modo l’offerta sia turistica che gastronomica di questa bellissima città della costiera. E l’aver investito in uno chef dalla solida preparazione e dall’evidente passione per la sua terra come Domenico Iavarone fa giustamente immaginare un solido futuro e meritati riconoscimenti.
Informazioni – Ristorante ZEST presso il Grandi Hotel La Favorita
Via Torquato Tasso, 61
80067 Sorrento (Napoli)
tel. +39 081 8782031
e-mail. info@hotellafavorita.com
Sito Web. https://www.zestsorrento.com
Orari. Aperto tutti i giorni solo a cena 19.00 – 22.00
L'articolo Zest Sorrento Ristorante Chef Domenico Iavarone – Grand Hotel la Favorita Sorrento (NA) proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.