Difficile trovare in Italia un altro ristorante che rappresenti quello che l'Antica Corona Reale è per il Piemonte. Un secolo abbondante di storia, generazioni che si susseguono mantenendo intatta la filosofia di fare grande cucina piemontese. Si pesca in tutto il territorio circostante, ma senza preclusioni di sorta: il mitico porro di Cervere non può mai mancare, specie se sostegno principale delle storiche lumache "alla Renzo", la carota di San Rocco è protagonista quanto la quaglia di caccia nel risotto a loro dedicato, un patrimonio vegetale e una sensibilità nel trattarlo sublimata in un "Jardin d'Hiver" reso cremoso dal topinambur e ingolosito (e contestualizzato) dalla salsa alla bagnacauda, tutto a preludio delle grandi emozioni che arrivano dal cuore della cucina, la brace. L'anguilla di Comacchio, laccata a mo' di teriyaki esaltata dal profumo della legna d'ulivo e l'immancabile, monumentale capretto di Roccaverano, piatto che da solo testimonia e racconta cento e più anni di Antica Corona Reale.
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Cartoline dal 347mo Meeting VG @ Ristorante Antica Corona Reale – Cervere – Chef Gian Piero Vivalda
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