Il Grand Hotel Et De Milan aprí i battenti il 23 maggio 1863 e fin da subito si dimostró anticipatore dei tempi nell’attento servizio dei suoi ospiti, in quanto unica struttura in città ad offrire servizio telegrafico e postale ai clienti.
Dal 1872 fino al 1901 fu scelto dal Maestro Giuseppe Verdi come Sua dimora milanese, qui Egli compose gran parte dell’Otello. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’hotel fu bombardato e il quarto piano venne distrutto per poi essere requisito dallo Stato Maggiore della Quinta Armata americana.
Innumerevoli illustrissimi ospiti hanno transitato nella sua hall e nelle sue suites ed è impossibile non farsi permeare e trasportare dalla storia trascorrendovi tempo all’interno. Allo stesso tempo è evidente come il benessere degli ospiti sia sempre stato e tutt’ora sia al primo posto: una squadra di veri professionisti dell’accoglienza gestisce la struttura in tutte le sue dimensioni e si occupa di esaudire qualsiasi richiesta o desiderio anche dei più esigenti.
Inutile dire che in un ambiente come questo ci si sente coccolati ed al centro della “Milan”, della moda e del “bel mondo” tutto, da chi ha saputo gestire e soddisfare addirittura capricci D’Annunziani!
Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto occasione di testare tutti gli spendidi outlets dell’Hotel: partendo da un light lunch presso il jardin d’hiver del Caruso, proseguendo con un fantastico aperitivo nel salotto dello storico Gerry’s bar; per terminare con un eccellente cena al ristorante Don Carlos, coccolati dallo chef Mauro Moia e dalla squadra in sala capitanata da Angelo Piccoli.
GRAND HOTEL ET DE MILAN:
F&B Manager – Fabio Lamarca
Executive chef – Mauro Moia
Sous chef – Roberto Prato
Staff di cucina – Simone Cataldo, Lino De Bendittis, Nicola Trogu, Luca Pasquali, Morgan Soli, Davide Grilli, Eros Ravarotto, Antonio Tortora
Pasticceri – Daniele Passaretti, Ronald Munoz
Banqueting Manager/Sommelier – Piero Vitale
DON CARLOS:
Maitre – Angelo Piccoli
Chef de rang – Alessandro Rappazzo
Commis de rang – Eriglen Velaj
CARUSO:
Maitre – Ivano Quaini
Secondo Maitre – Christian Siviero
Chef de rang – Daniele Angellotti, Francesco Scotti, Simone Farano, Roberto Catalano
GERRY’S BAR:
Bar Manager – Marco Blasi
Barman – Luciano Zimmermann, Alessandro Rovati, Jack Ross Gower, Walter Giampietro, Tommaso Turchiarella, Fabiana Canella.
Ecco la facciata dell’hotel su Via Alessandro Manzoni.
La Hall.
La sala interna del ristorante Caruso.
Il nostro tavolo nel Giardino d’Inverno.
Partiamo con un calice di Champagne Paul Barat – Réserve Brut
Il carrello dei dolci… che esploreremo dopo…
La parte dolce del buffet disponibile all’interno.
Alcune proposte del buffet salato (insalate, verdure, insalate di pasta…) disponibile a pranzo.
A tavola ordiniamo qualche tradizionale proposta del Light Lunch del Caruso… risotto giallo alla Milanese con ossobuco!
Minestrone di verdure fresche di stagione.
Barbaresco 2016 della cantina sociale dei Produttori di Barbaresco per proseguire in abbinamento con i secondi.
Insalata tiepida di polpo al pomodoro con cruditè di verdure, pomodoro e salsa al basilico su crostone casereccio tostato.
Galletto alla piastra marinato alle erbe con patate al forno.
E ora un assaggio di questi magnifici desserts!
Meringata con crema Chantilly e lamponi freschi.
Crostatina alla frutta con crema inglese al limone.
Caffè e piccola pasticceria finale.
Eccoci in camera! Esploriamo la suite…
Amenities.
Alcuni omaggi che troviamo ad aspettarci da parte del GM Andrea Piantanida.
Il minibar.
La vista dal balcone della stanza.
Lasciamo momentaneamente la stanza per dirigerci verso il Jerry’s Bar al piano terra dell’Hotel…
Iniziamo con due cocktail signature, preparati dal bravissimo Luciano Zimmermann:
O’Negron
in onore del centenario del cocktail Negroni, inventato a firenze al bar Casoni tra il 1917 e il 1920. La ricetta è rivisitata con un risultato eccezionale: Luciano aggiunge gocce di limoncello ed angostura bitter, ritrovando le caratteristiche originali del drink ma con un sorprendente finale agrumato.
Proviamo anche il Bradford Martini:
ricetta storica del famigerato Martini cocktail con gin shakerato con una generosa porzione di vermouth e qualche goccia di bitter all’arancia servito con uno zest di limone.
Procediamo molto volentieri con un secondo round…
Bologna Special
aperitivo dai sapori classici ispirato ad ingredienti quasi dimenticati, il kina lillet (ingrediente indispensabile del vesper martini di 007) viene ricreato miscelando Lillet bianco e un liquore alla china ed in parti uguali viene aggiunto l’aperitivo Biancosarti con gocce di bitter all’alloro.
Vesper Martini:
2 parti di gordon dry gin, 1 parte di vodka e ½ parte di “kina lillet”.
Shaked not stirred. il martini cocktail secondo la ricetta di Daniel Craig in 007.
Ci aspettano al ristorante Don Carlos!
Iniziamo la degustazione con un calice di Ferrari Maximum Blanc de Blancs.
Selezione di pani tutti prodotti in casa: bianco, focaccia, ai cereali, alle olive, con patate e rosmarino, accompagnati da burro d’Insigny leggermente salato.
Amouse- bouche: capasanta scottata al timo, crumble di frutta secca e riduzione di ?
Assaggiamo al tavolo un ulteriore cocktail signature preparato ed ideato in questo caso dal sommelier Alessandro Rappazzo:
Sandrino il Primo
liquori di rabarbaro e bergamotto, acquavite infusa con cannella e Champagne a completare.
Iniziamo la degustazione al calice di vini fermi con questo Fiano della cantina Terredora DiPaolo, annata 2015.
Piattooooo!!!!!!!!
Flan di Parmigiano con carciofi scottati, uovo perfetto e tartufo nero invernale.
Insalatina di polipo e fagiolini di Spello.
Battuto di salmone e branzino con insalata di finocchi e arance e gelee al pompelmo rosa.
Passiamo al prossimo vino bianco: La Garganega Veronese della cantina Tasi, vino fresco, pieno e armonico.
Abbiniamo la Garganega vendemmia 2018 al risotto Riserva San Massimo con gorgonzola, pere e polvere di liquirizia.
Tagliolini neri all’uovo con crema di broccoletti, vongole e bottarga.
Passiamo al rosso: Montepulciano D’Abruzzo Riserva 2014 della linea Villa Gemma di Masciarelli.
Controfiletto di manzo con verdure in agrodolce, riduzione di Merlot e morbido di patata al tartufo nero invernale.
Rombo, morbido di zucca, puntarelle e acciughe del Cantabrico.
Abbiniamo i dessert con il Muffato della Sala Antinori, annata 2013.
Cialda di frolla al cioccolato con namelaka all’arancia, confettura di agrumi e croccante al cioccolato fondente.
Mela Annurca con cannella, uvetta e pinoli, gelato alla vaniglia, crema al Brandy e sfoglia alle spezie.
L’ingresso del ristorante dall’esterno.
Ristorante Don Carlos del Grand Hotel et De Milan
20121 Milano
Via Manzoni, 29
Tel. 0272314640
Aperto tutte le sere anche dopo teatro
E-mail: info@ristorantedoncarlos.it
Sito internet: www.ristorantedoncarlos.it/
Il mattino dopo… la colazione in camera!
Pancake con sciroppo d’acero e frutti di bosco.
Uova fritte con prosciutto cotto.
Uova in camicia su pane tostato e spremuta fresca di arancia.
Passiamo al Caruso dove è allestito il buffet della colazione.
Omelette con prosciutto e formaggio servita al tavolo della colazione e accompagnata da pane tostato.
Un GRANDE GRAZIE a tutta questa splendida e accogliente squadra!
GRAND HOTEL et de MILAN
via Manzoni 29 – 20121 Milano
t. +39 02 723141 | f. +39 02 86460861 |cell. +39 3381679137
GRAND HOTEL et de MILAN | partner of STRAFhotel&bar, a member of Design Hotels and SPG® The Starwood Preferred Guest®
L'articolo Grand Hotel Et de Milan – Ristorante Caruso e Ristorante Don Carlos proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.