Ci troviamo in uno di quegli angoli di paradiso che davvero difficilmente escono dalla mente. Siamo a Marina del Cantone, al Ristorante Quattro Passi, sulle spalle tutto il peso e la consapevolezza di quarant’anni di storia. Tutto ebbe inizio con il nonno di Fabrizio Mellino, l’attuale chef-patron, che possedeva una piccola rivendita di uova autoprodotte da un allevamento di galline. Da li all’apertura di una pizzeria ”A Quattro Passi” dal mare, fino alla grande crescita e attuale proposta gourmet portata avanti nel tempo dal papà Antonio ed ora dal figlio Fabrizio. Questo tempio della cucina mediterranea offre materie prime locali, sapori e tecniche d’eccezione, che si fondono in una danza per il palato. La cucina di Fabrizio profuma di mare, non mancano contaminazioni francesi e giapponesi, tutto all’insegna della semplicità e del piacere. L’invito è quello di abbandonarsi all’emozionante accoglienza della Famiglia Mellino e del suo staff, per passare un momento indimenticabile di vero gusto.
La squadra:
Direttore ristorante: Raffaele Mellino
Maitre: Mario Autiero
Sommelier: Chiara Audino
Chef de rang: Antonino De Gregorio
Head Chef: Fabrizio Mellino
Sous Chef: Antonio Pennacchio
Pastry Chef: Gaetano Riemma
Ci accomodiamo di fronte a una delle viste più spettacolari del golfo!
Il nostro tavolo….
Menù dedicato alla tappa del roadshow!
Inizio fresco e frizzante con Franciacorta Brut Grande Cuvée ‘Alma’ – Bellavista
Ricco di sentori floreali e fruttati, leggermente vanigliati, di buona sapidità e freschezza. Dotato di un bel perlage, è affinato per 36 mesi sui lieviti.
Il benvenuto dello chef:
- Dattero Sostenibile
- Choux con gambero lime e caviale
- Panzarotto farcito con ricotta di bufala e provala
- Croccante di melanzana
- Bao alla marinara con alici
Brindiamo con un calice di Champagne Blanc De Blancs Brut – TSARINE
Ottenuto da Chardonnay al 100% della Côte des Blancs, questo vino offre un colore oro pallido esaltato da sfumature smeraldo e perlage fine e persistente. Al naso rivela profumi di fiori di tiglio, biancospino, limone candito e aromi di tostatura, creando un’esperienza sensoriale indimenticabile ripresa dal sorso.
Pane e grissini fatti in casa…
Il mio giardino: acqua di pomodoro gelificata con olio extravergine d’oliva.
Partiamo con il Fiore di calamaro con tartare di scampo, caviale Oscietra, acqua di mela verde. Un esordio verticale, pulito, carezzevole, fresco meraviglioso agli occhi come in bocca.
A cui abbiniamo l’incredibile Champagne Extra Brut La Confluente 2018 – Domaine La Borderie
Assaggiamo ora l’incredibile “Lardo“: non fettine di lardo di colonnata ma sfoglie di seppia e ricciola. Di una consistenza incredibile, scioglievolezza piacevole e inganno visivo che divertono molto.
Solletichiamo il palato con il Wafer di Triglia, arancia e rosmarino. Due cialde croccanti che racchiudono all’interno dei filetti di triglia di scoglio, accompagnati da una spuma di patate, olii aromatici all’arancia e al rosmarino. Yin e Yang della Costiera Amalfitana, l’agrume e la macchia Mediterranea che si fondono insieme. Pronti per l’inzuppo?
Un extra per buoni intenditori: Spaghetto di Gragnano al pomo d’oro: piatto in cui si esalta l’olio extravergine d’oliva, sugo ottenuto con un’estrazione a freddo con un datterini giallo e rosso.
Assaggiamo ora Cervaro Della Sala 2020 Umbria IGT – Marchesi Antinori
Uve Chardonnay unite ad una piccola parte di Grechetto per un vino pensato per affinare nel tempo e rappresentare l’eleganza e la complessità di un luogo unico. Il Cervaro della Sala è stato uno dei primi vini bianchi italiani a svolgere fermentazione malolattica ed affinamento in barriques con la prima annata nel 1985.
In abbinamento alle storiche Linguine alla Nerano con zucchine, basilico e pepe nero.
A seguire lo Gnocco quasi alla Sorrentina…Gnocco farcito con ragout di agnello, pomodoro del piennolo crudo, olio di Itrana parmigiano e basilico.
Per poi passare alla Spigola in salsa Acetosella e Limone.
Assaggiamo ora Anfora 2019 – Il Roccolo di Mezzomerico
Nebbiolo dell’alto Piemonte che viene fermentato in Anfore di Terracotta, la stessa Argilla della Val Tiberina, usata già in epoca Romana per la conservazione del “Vinum Amphorae”. Materiale che non cede aromi e permette di esaltare le caratteristiche delle uve grazie alla microssigenazione.
Accostato al filetto di vitella, adagiato sulla sua stessa demi glace, riduzione al limone e misticanza.
Spezziamo con un fresco pre dessert: Kiwi, Lime e Menta
L’immancabile Strevi DOC passito – Silvio Bragagnolo
Ottenuto dalle stesse uve utilizzate per il Moscato d’Asti. Sorprende per la longevità e la ricchezza di profumi secondari derivanti dalla vinificazione poichè dopo le varie settimane di appassimento, le uve sono private manualmente degli acini botritizzati, pigiate, diraspate e macerate per l’estrazione delle sostanze aromatiche. Nel bicchiere si presenta color dell’oro, brillante, intenso; i suoi profumi e il suo gusto sono travolgenti e richiamano i fiori bianchi e la frutta gialla sciroppata. Al palato risulta denso, strutturato ti avvolge rapendoti in un intimo momento di meditazione.
E finalmente il dessert! L’isola dei limoni, Ile flottante con succo di limone
Scrigno di meringa, caffè, patata e Baileys.
Caffè Lavazza Kafa e piccola pasticceria:
- Sfogliatella
- Melanzana al cioccolato
- Cioccolatino Rosso Peperoncino
- Cioccolatino giallo Caffè
- Cioccolatino Viola Strega
- Cioccolatino arancio Arancia
- Cioccolatino Blu Finocchio
- Cioccolatino verde Rosmarino
- Cioccolatino verde chiaro Rucola
Ci salutiamo con un gin tonic base Gin Tanqueray nr. Ten.
La line up!
Prima di congedarci, immancabile una visita alla fornitissima cantina, un salto indietro nel tempo e nella cultura enologica.
La cantina è in pietra vulcanica, un luogo senza tempo che custodisce la purezza di tante etichette pregiate.
Grappoli d’uva della terra campana, vini di coltivazioni lontane, un viaggio alla ricerca dell’eccellenza da intraprendere durante un percorso enogastronomico. Fragranze e aromi pronti a esaltare il sapore di un’emozione.
Grazie di cuore e…alla prossima!!
Cucina
Mellino si fa strada tra i grandi nomi della penisola, con una grande capacità di ricerca ed esaltazione della materia prima, di presentazione contemporanea di piatti tradizionali, con l’utilizzo di tecniche e accostamenti raffinati che esaltano l’ingrediente in modo continuo e innovativo. La sua mano sapiente combina con amore, passione e eleganza, terra e mare, il verde e il blu, passato e presente. Il menù è quindi un percorso di PURA esaltazione della materia prima, continua ricerca e voglia di sperimentare.
Servizio e accoglienza
La famiglia Mellino del Ristorante Quattro Passi di Nerano vanta quarant’anni di esperienza nel far sentire l’ospite coccolato e viziato. Calore, umanità, sorrisi invitanti e mai invadenti. Un’esperienza a tutto tondo che coinvolge l’ospite in tutti i suoi cinque sensi. I profumi della Penisola Sorrentina, il mare negli occhi, sapori che soddisfano il corpo ed emozionano lo spirito accompagnati in questo viaggio da uno staff incredibile.
Conclusioni
A quattro passi dal mare, c’è la possibilità di mangiare in un luogo indescrivibile, di grande calore. Tutta la bellezza di un ristorante sospeso sul mare tra i colori della baia di Nerano. Un’esperienza culinaria che amalgama i sapori del territorio, la sapiente lavorazione della materia prima e la continua ricerca della perfezione estetica.
Ristorante Quattropassi
Via Amerigo Vespucci, 13 NERANO 80061, Massa Lubrense (Na)
Tel: +39 081 808 12 71
Email: info@ristorantequattropassi.it
Sito web: www.ristorantequattropassi.it
Giorno di chiusura: Mercoledì
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